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lunedì 21 ottobre 2013

esperienza di vita sul portare....

Una lettera da una mamma portatrice e amica-compagna di questo cammino di vita, riconoscente di averti conosciuto:)

Cara Ire,
mi sento onorata dal tuo volermi vicino.

Quando abbiamo parlato la prima volta fuori casa di Giò, davanti alle macchine infuocate dal sole, sicuramente è nato qualcosa. Mi hai portato quella fascia turchese che mai avrei scelto, hai messo in discussione il mio modo spontaneo di proteggere i miei cuccioli e mi hai detto "vedrei che farà bene anche a te". Sono tornata a casa perplessa, non ho portato Tommaso per giorni, ho ripreso il meitai, ho portato Andrea, poi piano piano ho provato quella fascia troppo colorata per i miei gusti, non ho portato Tommaso sulla schiena fino all'incontro successivo che rimandavamo e rimandavamo e rimandavamo. Da allora Tommaso non è più sceso, scegliamo come legarci a seconda della situazione, delle energie, della fatica, delle emozioni. Andrea ogni tanto sale anche lui, delle volte chiede avanti, delle volte dietro, delle volte vuole il suo meitai e delle altre la fascia del fratello. Non abbiamo passeggini e lentamente chi vuole stare con i bambini si fa legare a loro!

Adesso penso che il portare i bambini non sia assolutamente la scelta del mezzo di trasporto, non riguarda la praticità, la fatica, la tecnica o il supporto. Portare vuol dire legarsi con i propri bambini, accoglierli incondizionatamente, farsi conoscere per quello che si è veramente, dirgli "ci sono cucciolo mio, prima ero tutta intorno a te, adesso possiamo abbracciarci interamente". Scegliere di portare e poi portare a lungo i bambini, seguendoli e ascoltandoli, inseguendoli quando corrono più di noi e aspettandoli quando decidono di fermarsi ed essere disposti anche a tornare indietro quando ne sentono il bisogno, vivere con i bambini e non nonostante i bambini, imparare da loro e tornare piccoli con loro, mi fa sentire la fortunata custode di un preziosissimo tesoro. Con il tempo ho imparato anche a non forzare mai gli eventi, le situazioni, i sentimenti, le emozioni, ma a seguire il loro fluire naturale, permettendo che ciò che dovrà succedere accada e godendo della realizzazione dei sogni. Non so questa se sia la strada giusta, ma da quando la seguo sono più serena ed in pace. 
Ecco, io sono questa, questi sono i pensieri che guidano la mia vita. Questi sono i pensieri che ho seguito e che mi hanno fatto incrociare la tua strada.

Sono felice di averti conosciuta e di averti avuto come compagna insostituibile! Sono felice e onorata di starti vicino in questa meravigliosa strada che stai percorrendo.
v

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